
La Legge approvata prevede che, per lo svolgimento delle attività necessarie all’esercizio delle proprie funzioni, i Gruppi consiliari si avvalgono di personale e di collaboratori, assunti direttamente, in virtù di rapporti di tipo fiduciario. Come avviene per i contratti di tipo privatistico.
Sotto il profilo economico, il contributo annuale spettante ai singoli Gruppi è parametrato sul costo di un'unità di personale di categoria D (posizione economica D6) per ciascun consigliere componente. Come spiega bene - e con trasparenza - il Referto tecnico collegato alla Legge, tale costo ammonta ad euro 53.290 annui per ogni consigliere.
Pertanto, ogni anno, i 51 consiglieri regionali avranno il diritto di spendere, complessivamente, euro 2.717.798,16 per i c.d. portaborse.
La spesa prevista per l’intera legislatura (ipotizzando che duri per il suo periodo fisiologico di cinque anni) sarà dunque di euro 13.588.990,80.
E’ una legge che si limita, in verità, a ritoccare la legge n.34 del 2012 già esistente.
Tuttavia, è il caso di rilevare che la Regione Puglia è dotata di un Servizio legislativo con dipendenti regionali che, istituzionalmente, hanno anche il compito di assistere ed affiancare i consiglieri nella preparazione di un progetto di legge.
Più che un “regolamento etico” che vieti l’assunzione di parenti, sarebbe stato giuridicamente più corretto innovare rispetto al passato e fare un concorso pubblico per spesa (rilevante) di soldi pubblici.
Il personale dei Gruppi consiliari può essere acquisito: a) mediante il distacco di dipendenti regionali in servizio; b) mediante il comando di dipendenti di altre P.A.; c) mediante i contratti previsti dalla vigente legislazione per l’acquisizione di prestazioni di lavoro subordinato o autonomo.
I contratti di lavoro e gli incarichi terminano automaticamente alla cessazione, anche anticipata, della legislatura e possono essere risolti in qualsiasi momento per effetto della cessazione del Gruppo consiliare.
E’ una legge che indubbiamente serve a 51 persone, ma purtroppo non serve ai restanti cittadini pugliesi.
di Antonio Pinto
Parma, 23 ottobre 2015 – Procede la raccolta di adesioni di risparmiatori danneggiati dallo scandalo di Banca Popolare di Vicenza, l’ennesimo caso di “risparmio tradito” in cui a pagare per la gestione scorretta e truffaldina dei capitali sono soprattutto i piccoli azionisti.
Ieri, giovedì 22 ottobre, in un incontro pubblico a Udine, l’AD della Banca Popolare di Vicenza ha affermato testualmente che «Il costo del titolo è di 48 euro per azione ma l’aumento di capitale sarà fatto a valori significativamente più bassi». Questo conferma purtroppo che la svalutazione da 62,5 a 48 euro delle azioni, è un taglio pesante, che è però solo l’inizio di ulteriori perdite assai più ingenti.
«Il percorso di risanamento fissato dal nuovo AD – spiega l’avvocato Antonio Pinto, componente del direttivo di Confconsumatori – prevede l’aumento di capitale da 1,5 miliardi da effettuarsi entro aprile del 2016. La nuova richiesta di capitali, dopo gli aumenti da 1,2 miliardi degli anni passati bruciati del tutto dalle perdite miliardarie, è l’asse portante per restituire solidità patrimoniale ed è, di fatto, già blindato, grazie a un accordo di garanzia con UniCredit. Sempre entro aprile 2016 è prevista la trasformazione in Spa propedeutica allo sbarco in Borsa, entro il 2016. Il problema è che proprio in questi passaggi si formalizzerà e concretizzerà una ulteriore e forte perdita sul valore delle azioni della Banca».
A seguito di numerosi esposti giunti in Procura da parte di tanti soci, alcuni assistiti da Confconsumatori, la Procura ha confermato ufficialmente di aver aperto un’inchiesta nei confronti dei precedenti vertici della Banca: l’indagine è stata affidata al Giudice Luigi Salvadori. Due le accuse principali: da un latol’aggiotaggio perché, pur non essendo una società quotata, la banca vicentina ha dato una falsa rappresentazione del bilancio; dall’altro lato l’ostacolo alla vigilanza perché non sono stati forniti i documenti reali alle due istituzioni addette ai controlli, Consob e Banca d’Italia. Gli indagati «esponevano fatti non rispondenti al vero sulla situazione patrimoniale». «Le indagini – spiega Pinto – per ora si sono concentrate sui crediti deteriorati non inseriti nella voce delle sofferenze e sui presunti finanziamenti concessi per l’acquisto di azioni: due condizioni che avrebbero camuffato, secondo gli inquirenti, il reale stato patrimoniale della banca».
Confconsumatori è impegnata in prima linea nella battaglia e raccoglie adesioni da parte dei risparmiatori coinvolti nella vicenda. Gli interessati possono rivolgersi direttamente alle sedi territoriali dell’associazione o compilare il modulo online gratuito qui sotto
Il caso. Il proprietario di un auto si è rivolto presso la Confconsumatori – sede di Andria – per chiedere se poteva subire la sospensione della sua patente, avendo dato in prestito ad un suo familiare l’auto e quest’ultimo aveva ricevuto verbale per sorpasso vietato. Per tale trasgressione al Codice della Strada è previsto il pagamento di una sanzione amministrativa, la decurtazione dei punti e la sospensione della patente. Dunque, il proprietario del veicolo ha chiesto informazioni sull’eventuale sospensione della patente, pur non essendo lui il conducente al momento del sorpasso.
Si è rilevato che il provvedimento di sospensione della patente per un periodo determinato può essere disposto solo in caso di contestazione immediata della violazione, in quanto solo in questo caso è possibile identificare subito il trasgressore: infatti, si deve tener presente che tale provvedimento di sospensione può essere comminato solo ed esclusivamente nei confronti di chi ha commesso la violazione.
La sospensione della patente è altresì applicabile qualora il proprietario del veicolo abbia indicato, nella comunicazione fornita all'organo di polizia stradale ai fini della decurtazione dei punti della patente, ex articolo 126-bis del Codice della strada, i dati personali e della patente del conducente al momento in cui è stata commessa la violazione.
Se invece il trasgressore non è individuato, il proprietario del veicolo o gli altri obbligati in solido sono tenuti unicamente al pagamento di una sanzione pecuniaria.
Infatti, nel caso in cui non è possibile risalire al conducente del veicolo al momento in cui è stata commessa la violazione, il Codice della strada non prevede ulteriori sanzioni per il proprietario o per gli altri obbligati in solido.
fonte: andrialive.it
La perdita di una persona a noi cara rappresenta un dolore che né le medicine né il tempo sono in grado di guarire. Il nostro cuore è costretto a sopportare un peso che, di giorno in giorno, si tramuta in un macigno e ovunque andiamo e qualsiasi cosa facciamo abbiamo sempre l'impressione d'aver perso una parte di noi che non tornerà più indietro e per tale motivo ha lasciato un vuoto incolmabile.
Ed è proprio il senso d'incompletezza che ci rende vulnerabili e ci rende prigionieri di illusioni e speranze che qualche malintenzionato potrebbe decidere di sfruttare per trarne un profitto personale. Perché le persone che ci vogliono ingannare sanno come tramutare la nostra debolezza in un loro punto di forza e raramente provano qualche scrupolo nel farlo.
“Vuoi avere la conferma che tuo padre è ancora qui, accanto a te? Se pensi possa esserti d'aiuto, io posso mettermi in contatto con lui e porgergli tutte le domande che vorresti fargli tu!”.
E' così che alcuni cominciano...
Con un approccio diretto ma al tempo stesso cordiale, affabile e disponibile.
Guai a parlare di soldi sin dalle prime battute.
Oltre a “far cafone”, metterebbe in fuga anche il più ingenuo degli ingenui.
Al contrario, per ottenere la fiducia del potenziale “cliente” non vi è nulla di meglio del fornirgli qualche “prova” di ciò che si sa fare. e che non a caso, viene quasi sempre presentato come un “dono al servizio dell'umanità”.
Una delle tecniche più comuni in tal senso consiste, ad esempio, nel sostenere di vedere intorno ai malcapitati una o più “sagome” luminose che li proteggono a mo' di scudo e non li abbandonano un solo secondo. Ovviamente ben ci si guarda dal dire nome e cognome delle Entità in questione.
A svelarli è niente meno che il diretto interessato, il quale senza rendersene conto comincia a elencare in ordine d'importanza proprio tutti coloro con cui vorrebbe rientrare in contatto. Defunti di cui si arriva a raccontare piccoli ma preziosi dettagli che, una volta archiviati da chi li ascolta, vengono poi manipolati ad arte nel corso di sedute spiritiche, stati di trance e quant'altro...
Secondo taluni (non tutti!) presunti Medium, infatti, i morti per parlare necessiterebbero sia di luoghi arredati di tutto punto sia di “personale specializzato” che per tale motivo rappresenta una sorta di “porta” o “passaggio” grazie alla quale loro possono
Terminata la conversazione e ultimata la “chiamata” i più fortunati se la cavano con una stretta di mano e mille ringraziamenti per la cortesia ricevuta mentre a tutti gli altri viene presentato il conto (o una proposta di “donazione” nei casi in cui si voglia mantenere un minimo di stile).
Del resto la chiamata c'è stata e che si abbia o meno lo scatto alla risposta, è indubitabile si sia trattato di un'interurbana!
Inutile dire che, laddove c'è chi paga senza batter ciglio e magari promette pure di tornare con un amico, c'è chi invece tutto si aspettava fuorché di POS per il bancomat o la carta di credito sulla soglia d'ingresso e per tale motivo si ritrova in preda al panico.
Niente paura: nessuno può svegliarsi un bel mattino e chiedere soldi per aver poggiato le mani su un tavolino traballante. Dal punto di vista legale dobbiamo infatti distinguere due diversi profili: sul piano civilistico, la “prestazione” del mago di turno è considerata contraria alla legge, perciò il relativo contratto stipulato tra le parti (anche verbalmente) ha un oggetto illecito e quindi non ha diritto ad alcuna tutela in sede giurisdizionale.
Sul piano penale, a difesa del cittadino intervengono due articoli del Codice Penale: l'art. 661 CP
(abuso della credulità popolare) e l'art. 640 CP (truffa).
La Suprema Corte di Cassazione, nell'ormai celebre procedimento penale a carico di Vanna Marchi e di sua figlia, Stefania Nobile, ha affermato che “integra il reato di truffa aggravata (art. 640 CP, comma 2, n. 2) la condotta del soggetto che, sfruttando la notorietà creatasi di mago o guaritore, ingeneri nelle persone offese il pericolo immaginario dell’avveramento di gravi malattie e faccia credere alle stesse di poterle guarire e preservare e le induca in errore, compiendo asseriti esorcismi o pratiche magiche o somministrando o prescrivendo sostanze al fine di procurarsi un ingiusto profitto con danno delle stesse”.
L'art. 661 CP, invece, punisce con una contravvenzione coloro che approfittano della credulità delle persone. Questo tipo di reato, a differenza della truffa, non richiede il fine di lucro ed inoltre deve essere rivolto (anche a mezzo stampa o internet) nei confronti del pubblico, non di una singola persona. Ciò che viene tutelato è infatti l'ordine pubblico. Tuttavia, se la condotta “magica” è effettuata sulla base di norme e tradizioni (si pensi al rito dell'esorcismo praticato dai sacerdoti cattolici), allora ciò non costituisce abuso della credulità popolare. Inoltre la Corte di Cassazione ha più volte affermato che attività come quelle di Astrologo, Grafologo, Chirocartomante, Veggente, Occultista, non possono essere ritenute di per sé ingannatorie e fasulle.
In conclusione, esiste solo una verità che dovremmo sforzarci di ripetere: chi ci ha amato non ha alcun bisogno di tornare perché non se ne è mai andato... Fintanto che lo porteremo nel cuore non avremo bisogno né di interpreti né di centralinisti: tutto ciò che vorrà dirci lo sentiremo leggendo dentro noi stessi. Le risposte che cerchiamo sono lì e con buona pace di chi è abituato a vendere emozioni e sentimenti sono tutte a costo zero!
fonte:progettoserp.com
Il Tribunale di Trani con la sentenza n° 640/2015 del 20/04/2015 ha dichiarato sia la nullità del contratto di time-sharing e sia del contratto di finanziamento ad esso collegato.
La vicenda è analoga a quella di tanti altri malcapitati consumatori. Gli attori, due coniugi (difesi dall’Avv. Marianna Gagliardi del Foro di Trani), venivano invitati telefonicamente, nel settembre del 2008, dai rappresentanti della “Sagittario distribuzioni s.r.l.” a recarsi presso un hotel, per ritirare un voucher per una vacanza omaggio. Accadeva, che dapprima nel luogo fissato, e il giorno successivo presso il loro appartamento, i coniugi siano stati indotti alla sottoscrizione di un contratto di acquisto di una settimana di multiproprietà in un complesso turistico situato a Santo Domingo e affiliato al circuito di scambio RCI. Inutile dire che i coniugi non sono mai stati nel complesso, non hanno mai potuto né affittare né scambiare la loro settimana, e hanno altresì scoperto che era praticamente impossibile venderla.
In materia c’erano già state diverse pronunce, ma a differenza delle precedenti il Giudice ha respinto i motivi di nullità aventi ad oggetto la vessatorietà delle clausole non specificatamente approvate per iscritto ex art. 33 D. lgs n° 206/2005, poiché nel contratto “de quo” risultavano redatte in modo sufficientemente chiaro e comprensibile. Parimenti venivano respinte le doglianze in merito alla pubblicità ingannevole, ex art. 70 del predetto decreto legislativo, poiché irretroattive. Infatti la norma è entrata in vigore solo nel giugno del 2011. Il Tribunale di Trani, con sentenza n.640/2015 aa viceversa, accolto, la domanda di nullità ex art. 1346 e 1418 c.c. per indeterminatezza e indeterminabilità dell’oggetto, ed ha condannato, in solido, le società alla restituzione di tutto quanto pagato per l’acquisto della settimana oltre che alla condanna al pagamento delle spese del giudizio. Come spiega l’Avv. Marianna Gagliardi: “Secondo il Tribunale di Trani, nel contratto firmato tra gli attori e la Sagittario distribuzioni e l’Aquarium suite resort, pur essendo specificate l’ubicazione con indicazione catastale dell’immobile, per quanto concerne la quota acquistata, viene menzionato solo il numero dell’appartamento, la settimana, la tipologia (trilocale) e le spese di gestione. Manca invece ogni indicazione circa la quota della comproprietà acquistata, così come di conseguenza, la determinazione dei millesimi della medesima, utile anche ai fini della quantificazione dei costi della sua manutenzione e gestione. Tanto comporta la nullità del contratto in questione”.
La stessa sorte ha travolto il contratto di finanziamento stipulato, contestualmente all’acquisto della settimana, con la Agos Ducato. Difatti il Giudice lo ha ritenuto “funzionalmente collegato con quello dichiarato nullo”. Il collegamento, come da consolidata giurisprudenza, vi è tutte le volte in cui due distinti negozi, pur conservando la individualità propria di ciascun tipo, vengono tuttavia concepiti e voluti come avvinti teleologicamente da un nesso di reciproca interdipendenza, per cui le vicende del primo debbono ripercuotersi sul secondo, condizionandone validità ed efficacia.
E’ partita, da poche settimane, la nuova edizione del bando N.I.D.I. “Nuove Iniziative di impresa” che, oggi, finanzia, oltre a tutte le attività ed i servizi già contemplati nel precedente bando, anche il commercio elettronico, l’e-commerce, e dà la possibilità ai dipendenti di imprese in crisi di rilevare l’attività degli ex datori di lavori, avvalendosi di un'agevolazione che può coprire dall'80% al 100% dell'investimento. Il budget disponibile ammonta ad euro 54 milioni.
Ricordiamo che il bando NIDI si rivolge a giovani, donne, disoccupati, persone che stanno per perdere la propria occupazione, lavoratori precari.
In particolare, può presentare la domanda per ottenere l’agevolazione:
- chi vuole avviare una nuova impresa;
- coloro che hanno un'impresa costituita da meno di 6 mesi ed inattiva.
L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
- giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro;
- lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato e massimo 2 committenti).
Con il nuovo bando Nidi, si può avviare una nuova impresa nei seguenti settori: attività manifatturiere, costruzioni ed edilizia, riparazione di autoveicoli e motocicli, affittacamere e bed & breakfast, ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.), servizi di informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, istruzione, sanità, assistenza sociale non residenziale, attività artistiche, attività sportive, attività di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco), attività di servizi per la persona. traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali ed attività di corriere, commercio elettronico.
L’agevolazione varia a seconda dell’investimento: se si prevede di avviare l'impresa con investimenti fino a € 50.000,00, l'agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
Se si prevede di avviare l'impresa con investimenti compresi tra € 50.000,00 ed € 100.000,00, l'agevolazione è pari al 90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
Se si prevede avviare l'impresa con investimenti compresi tra € 100.000,00 ed € 150.000,00, l'agevolazione è pari all'80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.
Il nuovo Bando NIDI prevede altresì un contributo sulle spese di gestione dei primi sei mesi di euro 10.000,00 (mentre nella precedente edizione, il contributo ammontava a 5.000,00).
Nella nuova edizione del bando, infine, è data la possibilità ai dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale di rilevare l’azienda in crisi da cui dipendono: in tal caso, il nuovo N.I.D.I. finanzia la nuova impresa nata dal rilevamento di quella esistente in crisi.
Rimane ovviamente sempre finanziabile con tale misura la nuova impresa nascente dal rilevamento di un’impresa esistente nel caso di passaggio generazionale: è infatti possibile richiedere le agevolazioni se si è parenti o affini (entro il 2° grado in linea discendente) di un imprenditore ed si ha intenzione di rilevare l’intera azienda esistente.
Con il bando NIDI si possono realizzare investimenti per la realizzazione di opere edili e assimilate (con alcune limitazioni), macchinari di produzione, impianti, attrezzature varie e automezzi di tipo commerciale, programmi informatici, nonché per sostenere le spese di esercizio ad es. per materie prime, materiali di consumo, per la locazione di immobili o di affitto impianti/apparecchiature di produzione, per le utenze (energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività), premi per polizze assicurative e canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati e servizi informatici.
fonte:ilikepugllia.it
Su proposta dei tre consiglieri Amati, Pentassuglia e Gatta, il Consiglio regionale della Puglia, il 29 settembre scorso, ha approvato una nuova legge che autorizza i cacciatori ad abbattere gli uccelli selvatici denominati “sturnus vulgaris”.
L’autorizzazione al “prelievo” (ossia a sparare agli uccelli selvatici della tipologia sturnus vulgaris) viene concessa “al fine di proteggere i raccolti agricoli e limitare le conseguenze di natura igienico-sanitaria”. La norma però, rimane per ora priva di efficacia. La legge infatti sarà operativa soltanto laddove la la Giunta regionale dichiari la compatibilità di tale “prelievo”, previa redazione di studi sul fenomeno migratorio dei predetti uccelli e sul rispetto delle normative inerenti la protezione della fauna selvatica.
Orbene, sarebbe stato più logico eseguire prima le verifiche di compatibilità, e solo dopo emanare, eventualmente, la legge.
La legge stanzia anche una somma di euro 20.000 per un nuovo capitolo di spesa intitolato “Monitoraggio e studi sul fenomeno migratorio dello sturnus vulgaris”. Ricordo che una volta creato un capitolo di spesa nuovo nel bilancio regionale, è sempre possibile rifinanziarlo anche nel futuro.
Il dispiacere sincero che provo nel leggere questa nostra legge regionale è che solo qualche giorno fa, la Regione Lombardia ha approvato una legge eccellente intitolata Manifattura 4.0, che fornisce un binario solidissimo alle PMI lombarde per innovarsi e competere sui mercati. Mentre il Consiglio regionale pugliese dedica una legge a “far guerra” agli uccelli selvatici. Che dire, io confido nella prossima legge. Ad maiora.
di Antonio Pinto
fonte:ilikepuglia.it
La Confconsumatori di Altamura, Associazione di difesa dei diritti dei cittadini ed utenti riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, denuncia lo stato di grande abbandono e precarietà -oltre che di pericolosità- delle strade urbane ed extra urbane della Città di Altamura. Si evidenzia, altresì, che alla situazione cronica relativa al dissesto del manto stradale delle strade cittadine si è aggiunta, negli ultimi tempi, l’ulteriore anomala presenza di un taglio di circa cm. 15 parallelo al manto stradale -probabilmente utilizzato per il cablaggio della fibra ottica- che percorre diversi tratti delle principali arterie cittadine. Questi punti, però, non sono stati adeguatamente bitumati ed hanno lasciato profondi solchi sulle strade trasformate così in vere e proprie trappole per cicli e motocicli con un livello altissimo di pericolosità per il rischio di cadute ed incidenti.
In seguito a tale situazione la Confconsumatori chiede, pertanto, che l’Amministrazione comunale intervenga sull’azienda esecutrice dei lavori affinché ripristini lo status quo ante delle strade; lo stesso intervento si richiede in tutti gli altri cantieri comunali che hanno subito danni a seguito di scavi o altri interventi.
Si invita, inoltre, il Sindaco di Altamura a convocare con urgenza una conferenza di servizi tra i vari enti ed aziende interessate ad effettuare lavori pubblici che prevedono scavi, perforazioni -o comunque smantellamenti del manto stradale- per far sì che la mancata pianificazione degli stessi lavori renda assurdamente inutile l’ordinaria manutenzione stradale che con la TASI tutti i cittadini altamurani pagano integralmente. Pare, a volte, che in questa città si agisca come Penelope quando viene smantellato ciò che poco prima si è realizzato a spese della collettività.
Si vuole inoltre ricordare che, nonostante le ripetute denunce, non si è ancora ripristinata la barriera protettiva in metallo posta sulla bretella tra Piazza Stazione e Via Corato mancante da circa un anno a causa di un incidente.
Altro capitolo merita la completa revisione della segnaletica stradale ordinaria e quella relativa ai siti di interesse turistico che risulta essere in uno stato pietoso, assolutamente lontano da quella visione di città protesa all’accoglienza turistica che tutti auspicano.
Infine la Confconsumatori di Altamura invita la cittadinanza a segnalare altre situazione direttamente presso la propria sede di via Griffi, 14 angolo Corso Umberto. Siamo pronti ad azioni legali collettive di denuncia nei confronti degli organismi della Pubblica Amministrazione che, a causa di negligenza e/o superficialità nei controlli, sta provocando danni economici ed aumenti di costi dei servizi all’intera collettività.
Il Presidente
Michele Micunco
A seguito dello scandalo emissioni dei motori diesel in USA, il titolo Volkswagen è crollato in Borsa, registrando nella giornata di ieri, da quanto emerso da notizie diffuse dai media, un - 20%.
La vicenda che vede protagonista il colosso tedesco, oltre ad un danno all’ambiente ed alla salute, provoca, indubbiamente, un danno anche per i possessori di titoli del gruppo Volkswagen che nel giro di poche ore hanno subito un crollo verticale del valore degli stessi, con conseguente perdita economica. Il rischio è che il valore del titolo possa scendere ancora, anche a seguito delle prevedibili multe e cause di risarcimento danni da parte degli acquirenti statunitensi, nonché perdite di quote di mercato per il danno di immagine subito.
Pertanto, oltre agli acquirenti che hanno comprato un bene con caratteristiche diverse da quelle promesse, anche i risparmiatori hanno subito un danno.
La Confconsumatori, forte dell’esperienza ultradecennale in materia di “Risparmio Tradito” è già al lavoro per valutare se vi sono gli estremi per tutelare sia gli acquirenti (laddove dalle indagini dovesse risultare che anche sulle auto vendute in Italia sia stato effettivamente montato il software civetta) che i risparmiatori, in questa triste vicenda.
“Non appena appreso del riscontrato, e confermato dallo stesso gruppo Volkswagen, comportamento posto in essere in violazione di norme specifiche in materia di emissione dal quale è scaturito un crollo del titolo in borsa, come Associazione abbiamo cominciato ad analizzare nel dettaglio la vicenda – afferma l’avv. Emilio Graziuso, componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori – Saremo, quindi, come in passato, al fianco dei risparmiatori con azioni concrete volte ad esaminare la specifica posizione degli stessi ed a valutare, con i nostri esperti, la possibilità di ottenere il risarcimento del danno subito”
Per maggiori informazioni www.confconsumatoribrindisi.it tel. 347 - 0628721.
Confconsumatori, insieme alle Associazioni dei consumatori pugliesi, Coldiretti Campagna Amica e la Regione Puglia – Assessorato Sviluppo Economico, hanno organizzato la «Settimana del Consumatore», che in Puglia si svilupperà secondo un fitto calendario di eventi, organizzati dal 12 al 20 settembre 2015, a Bari, nell’ambito della 79^ edizione della Fiera del Levante. I consumatori potranno degustare i prodotti agroalimentari tradizionali all’interno della ‘Oasi dei Cibi di Puglia’, all’interno del padiglione 170. Saranno realizzati percorsi tematici dedicati al vino, all’olio extravergine di oliva, ai sottoli, ai formaggi , per allietare le giornate dei numerosi visitatori-consumatori che animeranno la Campionaria del Levante. Spazio alla didattica per i più piccoli, con l’Orto allestito nelle aree verdi antistanti il padiglione 170.
L’iniziativa è tesa a rafforzare e diffondere la cultura del consumo dei prodotti del territorio, soprattutto tra i giovani cittadini consumatori, assicurando così agli stessi una corretta informazione per una sana alimentazione che induca a privilegiare la qualità degli alimenti che il territorio pugliese può offrire. Nello stand saranno presenti esperti delle Associazioni che distribuiranno materiale informativo e saranno a disposizione dei cittadini. Confconsumatori collabora, in particolare, sia per la gestione dello stand informativo e sia per i due workshop del 15 settembre (“Commercio e consumatori insieme per uno sviluppo sostenibile”) e del 18 settembre (“Cibi di Puglia e consumo consapevole”) dove vi sarà anche intervento di Antonio Pinto, Presidente regionale di Confconsumatori.
IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI
¨ 14 settembre 2015, ore 12,00 – sala workshop padiglione 170, presentazione ’Il pesto dalle foglie di vite’, Progetto di ricerca
¨ 15 settembre 2015, ore 12,30 - sala conferenze stampa padiglione 152, workshop “Commercio e consumatori, insieme per uno sviluppo sostenibile”, presieduto da Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia
¨ 16 settembre 2015, ore 16,00, sala workshop padiglione 170, incontro/dibattito “Agriturismo e territorio, motore di sviluppo e opportunità per i consumatori ”, promosso da Terranostra Puglia
¨ 16 settembre 2015, ore 19,30, Cinema Esedra “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, pièce teatrale di Andrea Guolo, con Tiziana Di Masi, spettacolo di teatro civile che affronta la piaga della contraffazione
¨ 17 settembre 2015, ore 16,00, sala work shop padiglione 170, laboratorio ‘L’orgOlio degli EVO di Puglia da Nord a Sud’, i consumatori saranno guidati nella degustazione degli oli extravergine di oliva
¨ 18 settembre 2015, ore 16,30, sala work shop padiglione 170 “Cibi di Puglia e Consumo Consapevole”, interventi di saluto e conclusioni di Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia
¨ 18 settembre 2015, ore 18,30, sala work shop padiglione 170 “Premio Oscar Green 2015 – Puglia per EXPO”, il concorso che promuove l’innovazione nell’agroalimentare
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Via Savona, 85 – 70127 Bari
Tel. Responsabile regionale (Antonio Pinto):
331.7626869 - 080.5230907
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