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31/08/2014 IL DECRETO COMPETITIVITÀ FA BENE ALL'AGROALIMENTARE DI PUGLIA

Il nuovo Decreto competitività, convertito in legge l’undici agosto, prevede varie misure positive. Per noi pugliesi, forse, il pezzo più importante è quello sullo sviluppo dell’agroalimentare.
E’ previsto che due o più aziende agricole, se stipulano un contratto di rete, possono svolgere in forma associata le coltivazioni e la trasformazione dei prodotti agricoli, ed i partecipanti alla rete, quando cedono la propria quota di prodotti ottenuti in forma associata, possono applicare il regime speciale Iva e rientrare nel reddito agrario ai fini delle imposte dirette (molto più conveniente).
Le reti di impresa agricole vengono incentivate anche con un credito di imposta nella misura del 40% delle spese sostenute per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie e per la realizzazione di cooperative di filiera. Lo scopo è quello del raggiungimento di un miglioramento tecnologico delle strutture e per la creazione di nuovi prodotti. Il credito non potrà superare l'importo di 400mila euro.
Un secondo credito di imposta è previsto per la realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al commercio elettronico (vale anche per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura). Il credito d'imposta è pari al 40% delle spese per nuovi investimenti sostenuti per incentivare il commercio elettronico, fino al limite di spesa di 50.000 euro. Tutti tali crediti possono esser usufruiti negli anni 2014, 2015 e 2016 e spettano sia alle imprese agricole che alle piccole e medie imprese agroalimentari.
Ancora, è previsto che le imprese agricole che si costituiscono in contratto di rete, acquisiscono priorita' nell'accesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale regionali e nazionali, relativi alla programmazione 2014-2020.
Come si vede, il Decreto svolge anche una funzione………..”educativa” per le nostre aziende. Infatti, incentivando concretamente i contratti di rete e l’ecommerce dei prodotti, indica una via per il salto di qualità che questo settore in Puglia può e deve fare.

fonte:ilikepuglia.it

di Antonio Pinto

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27/08/2014 AVARIA TRAGHETTO LARKS, ECCO COME OTTENERE IL RIMBORSO BIGLIETTO E RISARCIMENTO SPESE SOSTENUTE


Il traghetto Larks dell’Egnatia Seaways è fermo da oltre dieci giorni e non ripartirà prima del 7 settembre, creando grandi disagi ai vacanzieri, decine di migliaia di persone che sono state costrette a trovare sistemi alternativi di viaggio o a rinunciare alle vacanze. La compagnia greca di motonavi, non potendo sostituirlo, ha cancellato tutte le tratte. I passeggeri che dovevano tornare a casa dalle vacanze hanno dovuto acquistare nuovi biglietti su altri mezzi sostenendo spese non previste considerando anche che le 'alternative' sono stata pagate con tariffe di alta stagione,altri invece non sono riusciti a partire e pertanto hanno perso le caparre versate agli alberghi. Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e ricordano che, in questo caso, si ha diritto al rimborso del biglietto e anche di tutte le spese sostenute e del denaro perso a causa della cancellazione del traghetto. Oltre a un eventuale danno morale per il disagio subito, che ad esempio Confconsumatori quantifica in duemila euro. Ma procediamo per tappe. Il codice europeo dei diritti dei consumatori (Regolamento Ue 1177 del 2010) parla chiaro: in caso di cancellazione di un trasporto marittimo, la compagnia deve provvedere all'alloggio fino a tre notti (con una spesa massima di 80 euro a notte a testa, esclusi i trasporti da e per l'albergo) e garantire la ricollocazione su un mezzo che parte successivamente (che in questo caso non c'è mai stato). In alternativa gli utenti possono scegliere di ottenere il rimborso del biglietto che deve avvenire: “entro sette giorni, in contanti, mediante bonifico bancario elettronico, versamento o assegno bancario”. Dunque il rimborso non deve avvenire subito. Alcuni viaggiatori, invece, si erano presentati alla biglietteria chiedendo l'immediata restituzione del prezzo e chiamando i carabinieri di fronte al rifiuto, ma dal punto di vista legale in questo caso aveva ragione la compagnia. 
Per il risarcimento delle altre spese, la normativa stabilisce inoltre, che “anche in presenza di rimborso o ricollocazione su mezzo successivo, rimane impregiudicato il diritto dei passeggeri di rivolgersi ai tribunali, secondo la legislazione nazionale, per ottenere risarcimenti connessi a perdite dovute a cancellazione o ritardo dei servizi di trasporto”. Ed è su questa previsione che i passeggeri devono far leva per ottenere un rimborso delle spese sostenute o dei soldi persi a causa della cancellazione. Prima di arrivare davanti al giudice però, bisogna sporgere reclamo alla compagnia e la lettera, inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, va indirizzata direttamente all’Egnatia Seaways (questo il recapito: Egnatia Seaways s.a. 11, Machis Analatou str, Nea Sirmi, 11745 Atene – Grecia). Attenzione però: se avete acquistato un pacchetto turistico composto, ad esempio, da alloggio e trasporto, il reclamo, sempre con le stesse modalità, va inviato all’organizzatore del pacchetto e all’intermediario entro dieci giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza. Il testo dell’istanza, di cui Confconsumatori Brindisi ha predisposto un modello (scaricabile qui), deve contenere: 
le proprie generalità;
gli estremi del biglietto (destinazione e data); 
i costi sostenuti; 
il danno non patrimoniale che, come detto, Confconsumatori quantifica in duemila euro a passeggero

La formula consigliata da Confconsumatori è la seguente: “Esclusivamente a causa di un inadempimento della compagnia Egnatia Seaways, lo scrivente non ha potuto raggiungere la meta turistica perdendo, oltre al prezzo del biglietto, anche la caparra versata alla struttura alberghiera presso la quale doveva svolgersi la vacanza”. Il modello predisposto da Confconsumatori è in italiano, ma visto che ci si rivolge a un'azienda straniera è forse opportuno tradurla in inglese. 
I tempi sono lunghi: la legislazione europea dice che l'invio da parte del viaggiatore danneggiato può avvenire fino a due mesi dal momento del viaggio cancellato e la compagnia dovrà rispondere entro un mese dell'avvenuta ricezione, comunicando se accetta il reclamo, lo rigetta o se è ancora in fase di valutazione. La risposta finale dovrà poi arrivare entro due mesi dalla ricezione del reclamo e solo a quel punto il viaggiatore può rivolgersi a un tribunale se non sarà soddisfatto. 
Allo studio una class action. La Confconsumatori di Brindisi consiglia anche di inoltrare copia del reclamo alla sua sede (via Danimarca n. 29, 72100 Brindisi; fax 0831/573942): “Abbiamo già iniziato a catalogare i casi pervenuti – spiegano – per procedere poi con azioni legali di carattere individuale e collettivo, sulla base delle caratteristiche delle singole fattispecie”. Anche il Codacons fa sapere di essere a disposizione per fornire l'assistenza legale. La capitaneria di porto di Brindisi ha messo a disposizione una casella e-mail per i passeggeri lasciati a terra dalla motonave Larks. “I viaggiatori – comunica tramite il proprio sito la capitaneria – possono inviare le richieste di informazioni e/o assistenza al seguente indirizzo: so.cpbrindisi@mit.gov.it”.

fonte:ilikepuglia.it

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24/08/2014 LA GUIDA DEI CONSUMATORI ONLINE

Meditate di fare qualche acquisto online? Siete appassionati di App utili? Volete capire meglio le regole dei Social Network? Ecco una lettura utile sotto l'ombrellone...... scaricatela e fateci sapere che ne pensate! http://www.confconsumatori.it/duepuntozero/area-download/

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23/08/2014 'TLTRO', CHANCE VITALE ANCHE PER LE AZIENDE PUGLIESI

Il prossimo 18 settembre la BCE assegnerà alle sole banche italiane, più di 50 miliardi di euro ad un tasso dello 0,25% (tasso ridicolo, non è un errore di chi scrive). Questi soldi le banche sono obbligate a darli ad imprese e famiglie (tranne che per i mutui immobiliari), altrimenti saranno costretti a restituirli nel settembre 2016 ad un tasso ben superiore. 
Il "bazooka" di Mario Draghi, si chiamaTltro (Targeted long-term refinancing operations), operazioni di rifinanziamento di lungo termine "targate", etichettate, nel senso appunto che la BCE ha imposto un vincolo di destinazione chiaro. Si calcola che entro fine anno, grazie alla seconda tranche che sarà assegnata alle banche l'11 dicembre, si arriverà a dar liquidità per 75 miliardi di euro da girare alle PMI e alle famiglie italiane.
La speranza più che concreta è che, grazie a questa liquidità a destinazione obbligata, in autunno le banche torneranno a fare il loro mestiere e ad aumentare gli impieghi.
A questo punto però è indispensabile che le aziende si attrezzino nei prossimi mesi con progetti di investimenti seri, capaci di generare valore e flussi. In Puglia, può esser l'occasione per tante cose buone. Ridare ossigeno al settore edilizio, visto che le imprese di costruzione potranno accedere anche per le attivitá di edilizia residenziale. Indurre progettualità serie nell'agroalimentare, ad esempio costruendo quelle reti di fiiera che, da qualche giorno, il decreto competitività ha premiato con forti crediti di imposta. Finanziare le nostre PMI che si occupano di ricerca o di innovazione tecnologica, che sarà il sottofondo di tutte le aziende e studi professionali. Sviluppare nuovi progetti nel turismo che valorizzino il nostro "petrolio" di bellezze naturali, archeologiche, culturali, enogastronomiche. I nostri distretti che vanno già bene, come ad esempio aerospazio, biomedicale, meccatronica, potranno senz'altro trovare nuove risorse. Giungo a dire, che perfino le aziende "pubbliche", che gestiscono servizi pubblici con ritorni certi, se fossero capaci di fare un piano industriale serio, potrebbero trovar accesso al credito per nuovi investimenti.
La finanza in genere è una cosa abbastanza brutta (e ho usato un eufemismo), tuttavia occorre conoscerla e capirla, per cercare di prendere quel poco di buono che c'è, ed evitare di fare sempre il "parco buoi".

fonte:ilikepuglia.it

di Antonio Pinto

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21/08/2014USURA: SENTENZA CHIARISCE CHE I TASSI SI SOMMANO, SE INTERESSI MORATORI SI CALCOLANO SU INTERA RATA

“Se gli interessi moratori sono sostitutivi di quelli corrispettivi, non è ammessa alcuna sommatoria tra tassi. Se, invece, gli interessi moratori si calcolano sull'intera rata (capitale e interessi corrispettivi), allora i due tassi andranno valutati congiuntamente”. Questi i principi espressi dal Tribunale di Parma, che con decreto del 25 luglio scorso non ha ammesso al passivo di una procedura fallimentare il credito per interessi vantato da una banca ma soltanto quello per sorte capitale. Il Tribunale ha indicato i criteri guida per tenere conto degli interessi moratori nel calcolo dell'usurarietà di un tasso. “Se, in caso di inadempimento del cliente, il contratto prevede che gli interessi di mora siano calcolati soltanto sul capitale - in sostituzione degli interessi corrispettivi - allora non si farà alcuna sommatoria tra tassi moratori e corrispettivi. La verifica dell'usurarietà del Teg (Tasso effettivo globale) andrà fatta quindi soltanto tra soglia d'usura e tasso moratorio, sommato a tutte le spese accessorie. Se invece - prosegue il Giudice - il tasso moratorio si applica in aggiunta a quello corrispettivo allora i due tassi andranno considerati congiuntamente”.

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09/07/2014 ANATOCISMO: MONITO DI CONFCONSUMATORI PUGLIA AI PARLAMENTARI PUGLIESI

L’articolo 31 del Decreto Legge n.91/2014 pubblicato il 24 giugno scorso in Gazzetta Ufficiale, ha reintrodotto l’anatocismo, ossia la pratica bancaria – devastante per famiglie e imprese - di far decorrere interessi su interessi. Questa norma, che vanifica la lunga battaglia vinta dalle Associazioni e dagli Avvocati dei risparmiatori nelle Aule dei Tribunali e della Corte di Cassazione, è sia un danno che una beffa per tutti i cittadini.
Stando alle cronache giornalistiche nessun politico intende assumersi la paternità di questa norma vergognosa. In ogni caso il Decreto Legge deve ancora esser convertito in Legge. Pertanto, onde evitare ogni alibi, Confconsumatori Puglia pubblicherà i nomi dei parlamentari pugliesi che voteranno a favore, consentendo la definitiva conversione in Legge di questa norma, consentendo cosi ai cittadini pugliesi di sapere e fare memoria di quali Parlamentari abbiano voluto introdurre questa disciplina.
Vi è infatti tutto il tempo utile – sino al 23 agosto 2014 - per cancellare con un emendamento questo articolo.

fonte:ilikepuglia.it

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07/07/2014 FONDI EUROPEI: OPPORTUNITA' PER IMPRESE ED ENTI LOCALI. CHE FARE?

Avviati i "bandi" per la nuova Programmazione 2014/2020 dei Fondi UE. Ci sono circa 170 miliardi che si possono utilizzare nei prossimi 7 anni in Italia, fra Fondi diretti e Fondi strutturali che passano attraverso le Regioni. Sono una grande potenzialità da giocarsi per costruire iniziative di sviluppo anche in Puglia. La responsabilità sarà la chiave dei comportamenti che devono guidare le imprese, gli Enti pubblici locali e i professionisti. 
Le imprese devono acquisire una capacità di programmazione dal basso e devono ragionare sulla base delle specificità competitive loro e del territorio pugliese cui appartengono, possibilmente con progetti di lungo respiro. I Fondi UE non sono una mucca da mungere per finanziare la propria attività quotidiana, ma risorse nuove da usare per rafforzare o innovare l'azienda.
La Regione Puglia deve fare da catalizzatore, un hub per unire le imprese ed orientarle verso progetti capaci di farsi struttura, che durano nel tempo.
Gli enti locali devono dotarsi di unità tecniche che lavorino solo su questo. Si deve partire da una strategia di sviluppo che si concentri sui problemi strutturali del nostro mondo produttivo e mobiliti intorno a questi, tutti i soldi dei vari programmi operativi. Inoltre, devono velocemente lavorare a una semplificazione burocratica, per non intrappolare le decisioni e l'attuazione dei progetti in procedure paralizzanti. 
I professionisti devono darsi da fare per acquisire questo nuovo know-how. Durante l'ultimo corso di formazione sui Fondi diretti UE, tenutosi a Bari la scorsa settimana, su circa un'ottantina di partecipanti, vi erano solo tre studi legali e questo mi pare assurdo. Occorre avere una attenzione costante alle "call" ed ai bandi che stanno venendo fuori a gettito continuo, imparare a scrivere progetti seri e concreti, affiancando imprese ed enti locali, studiare a fondo le normative generali e quelle speciali delle singole misure ed interventi.
Una ricerca del Centro Studi di Confindustria ha verificato che nelle programmazioni precedenti si sono avute le seguenti negatività: solo il 40% dei Comuni è riuscito ad accedere a questi progetti. Vi è stata una frammentazione eccessiva con oltre 650.000 progetti finanziati. I tempi vergognosi, perchè pari a 5 anni per quelli di valore inferiore a un milione di euro e quasi nove anni per progetti di taglia superiore ai 50 milioni e spesso per inefficienza amministrativa. Scarso dialogo fra PA e imprese e territori. Marginalità delle somme destinate a grandi interventi strategici.
Questa partita che si gioca nei prossimi sette anni, la Puglia non la può proprio sbagliare.

fonte:ilikepuglia.it

di Antonio Pinto

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04/07/2014 EQUITALIA: RATEIZZAZIONI POSSIBILI SINO AL 31 LUGLIO

A seguito della conversione in legge del DL 66/2014 anche i contribuenti che decaduti dal beneficio della rateazione entro e non oltre il 22 giugno 2013 possono comunque richiedere, in via eccezionale, la concessione di un nuovo piano di rateizzazione, presentando istanza in tal senso entro e non oltre il 31 luglio 2014. 
L’ulteriore rateazione potrà arrivare fino a un massimo di 72 rate mensili. Occorre ricordarsi che ci sono però alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano non è concesso ed i contribuenti cesseranno dal beneficio in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive. La modulistica è consultabile e scaricabile dal portale di Gruppo all’indirizzohttp://www.gruppoequitalia.it/, all’interno della sezione “Rateizzare”. Le rateizzazioni si confermano la soluzione più adottata da famiglie e imprese per pagare le cartelle di Equitalia. Ad oggi ne risultano attive 2,3 milioni, per un importo di oltre 25 miliardi di euro.

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01/07/2014 LA "EX" CONCUSSIONE, PUÒ CONTINUARE A ESSER PUNITA COME ESTORSIONE O VIOLENZA PRIVATA

La Corte di Cassazione penale, con sentenza del 30 giugno 2014 n. 28151 ha "messo una pezza" all'abrogazione del reato di concussione ed ha stabilito il seguente principio: "L'abuso dell'incaricato di pubblico servizio non più punibile come concussione rientra comunque nell'alveo di altri reati, quali ad esempio l'estorsione o la violenza privata. E' illegittima pertanto l'assoluzione disposta in sede di merito".

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30/06/2014 IMPRESE, CONSUMATORI ED ETICA

In tempo di crisi economica che impoverisce il portafoglio ma inaridisce un po' anche i cuori, affidare il welfare e la tutela dei cittadini soltanto all'etica, è un rischio. Per questo, ho letto con piacere che un'indagine dell'Osservatorio Socialis ha verificato che, nelle scelte di acquisto quasi sette italiani su dieci, tengono conto delle condotte delle imprese nei confronti dei lavoratori, dell'ambiente, dei consumatori. Considerano inoltre le iniziative di beneficenza e solidarietà svolte dalle aziende sul territorio. Questa ricerca conferma la rilevanza crescente della reputazione aziendale nelle scelte d'acquisto dei consumatori. Sono dati fondamentali per confermare la bontà del principio secondo cui: ciò che è etico è anche conveniente sotto il profilo economico. Se nei consumatori si rafforza l'idea che comprare un prodotto è un pò come votare, allora le imprese saranno incentivate tantissimo ad attuare politiche aziendali di rispetto delle persone e dei territori. Il boom di internet e dei Social media ha imposto un nuovo modello di comunicazione, in cui il consumatore può compiere le sue scelte informandosi prima di acquistare, ad esempio ascoltando il giudizio di altri utenti che hanno già provato il prodotto o il servizio che interessa. Oggi puoi bombardare di spot tv quanto vuoi, ma se su FB si legge che il giudizio su quel bene è negativo, venderai poco comunque.
Due recenti e ottimi esempi di applicazione di questi principi sono: 1) il marchio Equapulia che sarà concesso solo alle aziende che producono pomodori e prodotti agricoli rispettando un codice etico; in cambio avranno una forte riconoscibilità sul mercato che di certo darà loro un forte vantaggio competitivo presso i consumatori; 2) la legge regionale 10.03.2014 n.8 interamente dedicata a strumenti che incentivano le aziende ad adottare condotte di responsabilità sociale, a partire dal rispetto dei diritti dei lavoratori. 
Alle associazioni dei consumatori il compito di far fruttare questi esempi positivi.

fonte:ilikepuglia.it

di Antonio Pinto

 

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