Webank dovrà risarcire un associato della Confconsumatori che si era visto trafugare una somma dal suo conto corrente a seguito di una frode informatica. “Quella dell’Arbitro Bancario Finanziario – spiega l’avv.Antonio Pinto, Presidente regionale di Confconsumatori – è una decisione molto importante perché riconosce che il pericolo di frodi informatiche è un problema ormai notorio ed è obbligo degli intermediari adeguare gli standard esistenti per rendere sicure le transazioni online da tali attacchi di pirateria informatica”.
L’Associato aveva denunciato un bonifico e un prelievo dal suo conto non autorizzato. Alcuni giorni dopo il prelievo aveva ricevuto un sms di alert, un messaggio che comunicava che era stato impartito un ordine di bonifico sul proprio conto corrente. L’Associato però disconosceva l’operazione e lamentava la tardiva ricezione del messaggio e la scarsa efficienza dei servizi di sicurezza apprestati da Webank.
A seguito dell’intervento della Confconsumatori che ha proposto reclamo presso l’Arbitro Bancario Finanziario, è stato riconosciuto all’associato il rimborso della somma fraudolentemente trafugata dal suo conto corrente.
La Confconsumatori è a disposizione di chiunque avesse avuto problemi similari di frodi informatiche o altri problemi bancari, presso le proprie quattordici sedi territoriali pugliesi.
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