La banca che concede finanziamenti al debitore principale, pur conoscendone le difficoltà economiche, confidando nella solvibilità del fideiussore, senza informarlo dell’aumento del rischio e senza chiedere la preventiva autorizzazione, viola gli obblighi di buonafede. La Cassazione (sentenza 16827 del 9 agosto scorso) accoglie, sul punto, il ricorso della vedova del fideiussore che aveva prestato la sua garanzia all’atto di costituzione di una società del quale non era né socio nè amministratore. Malgrado le perdite sistematiche della società, la banca aveva continuato, per tre anni, ad erogare finanziamenti, limitandosi ad informare il fideiussore del credito vantato, ma senza chiedere un’autorizzazione a proseguire nella concessione del credito nonostante la palese insolvenza. La Cassazione libera dagli oneri la ricorrente e il figlio di questa, chiarendo che i due non potevano essere a conoscenza della situazione patrimoniale della Srl, essendo estranei all’attività di impresa.
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