Secondo la Corte di cassazione, V sezione penale, sentenza 1° marzo 2016 n. 8328: è diffamazione aggravata, paragonabile a quella a mezzo stampa, anche la diffusione di un messaggio offensivo attraverso una bacheca Facebook. La Corte di Cassazione ha confermato la linea dura nei casi di offesa sui social network, sottolineando che «la condotta di postare un commento» costituisce «la pubblicazione e la diffusione di esso, per la idoneità del mezzo utilizzato a determinare la circolazione del commento tra un gruppo di persone, comunque, apprezzabile per composizione numerica».
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