Il prestito ipotecario può essere richiesto dai proprietari di immobili con più di 60 anni di età.
Sono esclusi gli immobili, anche se residenziali, posseduti da società commerciali e da altre persone giuridiche. Allo stesso modo sono esclusi gli immobili a destinazione diversa dal residenziale (negozi, uffici, ecc.).
L’iscrizione di ipoteca di primo grado è condizione necessaria per il prestito.
Le verifiche preliminari fatte dalla banca devono essere a costo zero e comunque,prima di sottoscrivere il contratto del prestito vitalizio ipotecario, il proprietario dell’abitazione può sempre rinunciare senza conseguenze.
La banca è tenuta ad allegare un Piano di ammortamento ed oneri trasparenti. L’istituto deve consegnare anche un prospetto informativo dal quale risulti la percentuale finanziata del valore dell’immobile e la somma erogata al netto delle imposte e delle altre spese di istruttoria
Ogni banca stabilisce le proprie condizioni del prestito, compreso il tasso di interesse.
Gli interessi che maturano sono capitalizzati, cioè è consentito l’anatocismo. Per evitare che il debito cresca troppo, chi riceve il finanziamento può scegliere di pagare gli interessi, e le altre spese, man mano che maturano, mantenendo fermo il debito nel tempo. Il contratto può essere stipulato sia a tasso fisso sia a tasso variabile.
Il credito (capitale più interessi se non rimborsati) viene recuperato in un’unica soluzione alla morte del proprietario dell’abitazione.
Il debito può essere rimborsato dagli eredi entro 12 mesi dal decesso. Altrimenti la casa viene posta all’asta e l’eventuale eccedenza va agli eredi.
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