Apple rimborserà per oltre 32 milioni di dollari i genitori che, “a loro insaputa”, si sono visti addebitare costi per App e giochi scaricate dai figli su iPhone e iPad.
Finisce quindi con una vittoria per i consumatori la vicenda avviata da una denuncia della Federal Trade Commission, l’antitrust americana, secondo cui Apple ha violato la legge omettendo di dire ai clienti che “una volta immessa la password si apre automaticamente una finestra di 15 minuti durante la quale sono ammessi acquisti senza limiti e senza ulteriori autorizzazioni dall’App Store”. Finestra della quale molti bambini hanno approfittato senza avvertire i genitori che, ignari, si sono poi visti addebitare costi non approvati. In alcuni casi le cifre sono alquanto elevate.
Lo scorso febbraio Apple ha patteggiato una class action sullo stesso tema, pagando decine di milioni di dollari a più di 23 milioni di clienti. L’accordo con l’antitrust americana richiede a Apple anche di rivedere le pratiche con cui ottiene il consenso per i pagamenti sugli acquisti per le app entro il marzo 2014”. Se entro i prossimi 12 mesi Apple rimborserà ai consumatori una somma inferiore a 32,5 milioni di dollari, dovrà versare il saldo alla Commissione.
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