12/01/2014 LA GIUSTIZIA E I CITTADINI: AUMENTANO I COSTI, LE DISTANZE E LE INGIUSTIZIE

In Italia, per iscrivere a ruolo una causa bisogna pagare una tassa (contributo unificato) che oggi varia da un massimo di euro 6.000, per cause al TAR di valore superiore ad un milione di euro a un minimo di euro 37 per le cause di valore fino a 1.100 euro. Anche il costo della marca da bollo è stato dal 1 gennaio aumentato da otto a 27 euro. Sono state soppresse quasi tutte le sezioni distaccate dei Tribunali, con conseguenze negative sui cittadini, sugli avvocati dei Comuni dove vi è stata la soppressione e sui dipendenti di quelle sezioni che ora devono viaggiare ogni giorno.

I Giudici sono sotto organico ed ognuno di loro ha un ruolo, un numero di cause assegnate, enorme.I cancellieri, funzionari, ufficiali giudiziari sono abbondantemente sotto organico e addirittura non vengono sostituiti a mano a mano che vanno in pensione e, di conseguenza, i servizi per avvocati e cittadini sono peggiorati (per iscrivere a ruolo una causa o per un adempimento in una Cancelleria dei procedimenti esecutivi ci vogliono ore). Fin qui i fatti (peraltro solo alcuni, perché molto ancora si potrebbe scrivere).

L'impressione fondata sui fatti sopra descritti è che in questa situazione perdiamo tutti: cittadini imprese si ritrovano con cause costose e lunghe, che per la loro struttura servono a poco, gli avvocati vedono ormai drasticamente ridurre sia le cause e sia gli onorari, per cui abbiamo migliaia di giovani avvocati che, per le statistiche, avendo partita IVA, non sono disoccupati, ma di fatto versano in gravi difficoltà economiche, i giudici e i funzionari si ritrovano con carichi di lavoro ingestibili.In fondo ci guadagnano solamente coloro che con le loro condotte illecite danneggiano gli altri.

Nota a cura dell'avv. Dario Barnaba

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