26/03/2013 - SPINGEVANO I PAZIENTI A SCEGLIERE IL REGIME A PAGAMENTO PER GLI INTERVENTI CHIRURGICI: CONFCONSUMATORI AMMESSA NEL PROCESSO PENALE.

Il Tribunale di Ragusa, con ordinanza resa all’udienza odierna, ha ammesso la costituzione di parte civile di Confconsumatori nel procedimento penale relativo a fatti di malasanità verificatesi nella città iblea. In particolare, il Tribunale ha così motivato il proprio provvedimento: «data la vasta latitudine degli interessi perseguiti e tutelati dalla Confconsumatori (cfr artt. 2, 3, lett. F dello statuto), estesi anche alla tutela della salute delle persone nei rapporti con le strutture pubbliche e private e con le aziende produttrici e distributrici di prodotti e servizi connessi alla salute delle persone, deve ammettersi la legittimazione di detta associazione a costituirsi parte civile in quanto tutti i reati contestati agli imputati astrattamente comportano lesioni, dirette ed immediate, degli interessi protetti da detta associazione dei consumatori». Il procedimento penale si era instaurato in seguito alle indagini nei confronti del Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Ragusa, e di altri medici e professionisti. Tra i fatti contestati e per cui si procede c’è, ad esempio, quello di avere spinto, abusando della propria qualità di pubblico ufficiale, i pazienti a scegliere, per l’esecuzione di un intervento chirurgico, il regime a pagamento di ALPI (Attività Libero Professionale Intramoenia). «Si tratta di un importante provvedimento con il quale viene ulteriormente riconosciuto il diritto di Confconsumatori ad essere parte nei procedimenti penali, ampliandone il raggio d’intervento» commenta Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori.

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